Le ultime tendenze e le novità del settore
A seguito dello scoppio della pandemia, il mercato immobiliare di diversi Paesi europei ha subito un’importante battuta d’arresto.
Nonostante ciò, dopo qualche anno, è possibile osservare una lenta ripresa.
La domanda, nel periodo post pandemico, è incrementata notevolmente in tutti i principali Paesi europei, come la Spagna, l’Italia, la Germania e la Francia. Questo boom di richieste ha avuto come conseguenza un importante aumento dei canoni di affitto, soprattutto in Germania e in Spagna.
In questi due Paesi, in particolare, i vari governi, hanno pensato di introdurre un tetto massimo, per evitare l’aumento spropositato dei canoni d’affitto. Una strategia che, non sempre sembra portare dei benefici all’interno del mercato. Infatti, secondo un report redatto dai tecnici del FMI (Fondo Monetario Internazionale), questa strategia potrebbe avere delle conseguenze negative. Tra queste, la limitazione della disponibilità di immobili per futuri inquilini o addirittura l’introduzione di importanti inefficienze. La proposta dei tecnici per riuscire a risollevare il mercato è diversa.
Si potrebbe intervenire in due modi:
- Attraverso una semplificazione delle normative sull’uso del suolo;
- Cercando di accelerare i processi di autorizzazione dei governi autonomi.
Ma l’Italia, dove si colloca all’interno di questo scenario?
Il mercato immobiliare italiano chiude l’ultimo anno, in positivo, registrando un fatturato di circa 123 miliardi di euro. I trend, sembrano essere positivi anche per gli anni futuri. Le ultime analisi effettuate dagli esperti del settore prevedono un ulteriore incremento per l’anno 2023.
Ciò che ha trainato questa ripresa è stato, in particolar modo, il settore residenziale. Comparto in cui è stato possibile registrare un aumento di circa 10 punti percentuali rispetto all’anno precedente.
Un incremento significativo, che è stato reso possibile anche grazie alle iniziative e alle agevolazioni predisposte dal governo.
Sono state numerose le iniziative a livello nazionale che hanno permesso questa ripresa del settore. Uno degli interventi che è sicuramente importante citare il bonus affitti. Un’agevolazione che si rivolge a tutti i giovani con un’età compresa tra i 20 e i 31 anni.
In questo articolo, cerchiamo di offrirti una panoramica del mercato degli affitti italiano e qualche dettaglio in più sulle agevolazioni di cui potresti usufruire quando decidi di affittare un appartamento.
Come saprai, questo mercato è varia molto, da città a città, quindi, se vuoi un ulteriore approfondimento sui costi di stanze e appartamenti di una specifica città, non dimenticarti di leggere il nostro blog, dove sono presenti articoli dedicati ad ogni città.
Affittare una casa o una stanza in Italia
Quello immobiliare è un settore estremamente dinamico e variabile, ogni Paese e ogni città, presenta delle caratteristiche e dei canoni anche molto diversi. Nonostante ciò, è possibile cercare di comprenderne l’andamento, attraverso un’analisi dei principali trend.
È possibile osservare, in Italia, così come in tutti i principali Paesi europei, negli ultimi due anni, un aumento della domanda e una leggera diminuzione dell’offerta. Questo probabilmente a causa della complessa situazione legata allo scoppio della pandemia.
Questo ha comportato, almeno inizialmente, un incremento dei costi d’affitto in tutta l’area EURO.
Secondo i dati Eurostat, l’Italia è uno dei Paesi in cui è stata registrata la minor percentuale di aumento di tali costi.
Se, il trend generale, segnala un aumento dei canoni di affitto, l’analisi delle singole città evidenzia un leggero decremento dei prezzi in quasi tutte le città italiane. Non a caso, tra queste ci sono principalmente le città universitarie, mete privilegiate dagli studenti e dai giovani lavoratori. A ridursi sono, in particolare, i costi di affitto delle stanze singole e di bilocali.
In particolare, Milano, è la città in cui si registra il maggiore calo nei prezzi dei canoni. Seguita da Torino e Roma.
Negli prossimi anni, però ci si aspetta una lenta, ma costante ripresa. Conseguentemente, un incremento dei canoni, dovuto all’aumento della domanda.
La crisi, anche economica, ha colpiti molti Paesi che si trovano a dover affrontare un notevole aumento dell’inflazione. Anche gli affittuari nonostante le esigenze, potrebbero trovarsi in difficoltà con un aumento dei costi degli affitti. I Governi di diversi Paesi si sono mossi per cercare di aiutare quante più persone possibile.
Nel 2022, in Italia, arrivano delle grandi novità per tutti i giovani che decidono di intraprendere una nuova avventura e affittare o comprare una casa.
Le più importanti da citare è sicuramente il Bonus affitti 2022 e il Bonus Casa 2022. In questo articolo cercheremo di chiarire meglio che cos’è il Bonus Affitti 2022, in quanto rappresenta una vera novità nel territorio italiano. Se ti interessa avere maggiori informazioni sul Bonus Casa, faccelo sapere nei commenti.
Bonus affitti 2022
Di cosa si tratta?
Il bonus affitti 2022 giovani è un’agevolazione pensata per tutti i giovani under 31.
Nel dettaglio, si parla di un rimborso fiscale, garantito dalle nuove disposizioni dell’Agenzia delle Entrate, che può garantire fino a € 2000 a tutti i giovani affittuari.
Il Bonus affitti 2022 viene calcolato applicando l’aliquota del 20% sul canone annuo. La detrazione può essere applicata a partire dai € 991,60. Se superiore la detrazione è pari al 20% del canone d’affitto annuo, entro il limite massimo di € 2.000.
Nonostante ciò, se la circolare ADE permette, anche a chi non potrebbe accedere a tale bonus, di accedere ad un’agevolazione.
Come? Grazie ad una detrazione maggiore.
Il bonus è finanziato dallo Stato, grazie al Fondo Affitto Giovani. Rappresenta una novità pensata sulla scia del Bonus casa 2022. Un’agevolazione prevista per i giovani under 36 che decidono di acquistare la loro prima casa.
Ma ora, cerchiamo di entrare nel dettaglio.
È importante comprendere che cosa rappresenta questo bonus, a chi si rivolge, quali sono le agevolazioni che porta ai beneficiari e quali sono le modalità attraverso cui fare richiesta all’Agenzia delle Entrate.
Chi può richiederlo?
Il bonus affitti 2022 può essere richiesto da tutti i giovani con un’età compresa tra i 20 e i 31 anni. Ma questo non è l’unico requisito necessario, per poter usufruire di questa agevolazione.
L’età è un requisito fondamentale, infatti viene specifico che:
“per under 31 si intendono i giovani che hanno meno di 31 anni, ma più di 20 anni”.
Questo significa che, se un giovane stipula il contratto di affitto una volta compiti i 31 anni, non potrà accedere alla detrazione fiscale.
Un’altra condizione che fa la differenza è la situazione economica del richiedente. Infatti possono fare richiesta solo giovani che hanno un reddito lordo annuo inferiore ai € 15.492,71.
È possibile richiedere questo bonus solo per alcune tipologie di case, in particolare, sono escluse:
- La prima casa abitativa (casa dei genitori);
- Edifici signorili, di lusso, ville o castelli;
- Edifici con finalità turistiche o commerciali;
- Immobili appartenenti all’ERP (Edilizia Residenziale Pubblica).
Non sono previste delle distinzioni invece a livello di tipologia abitativa. Anche se si vuole affittare un monolocale, un bilocale, un appartamento o una camera da letto universitaria, è possibile, poter richiedere di usufruire di questa detrazione fiscale.
Questo è molto importante, soprattutto per i giovani studenti fuori sede che decidono di convivere con altri ragazzi per ammortizzare le spese.
Quindi, se convivi con altri ragazzi, devi sapere che è possibile poter accedere a questa detrazione fiscale anche nel caso di coabitazione. In questo caso è necessario che, almeno uno degli inquilini risponda ai requisiti sopra riportati in termini di età e reddito minimo. Sarà in questo caso, il coinquilino che rientra in questi parametri a beneficiare del bonus in sede fiscale.
Come richiederlo?
Ora che hai compreso quali sono i requisiti necessari per poter richiedere questo bonus, è il momento di capire come fare per poterne usufruire.
Se possiedi tutti i requisiti, potrai fare richiesta per beneficiare del bonus affitti 2022, procedere alla riduzione del tuo canone d’affitto ed ottenere il bonus sotto forma di credito d’imposta.
Per poter fare domanda, dovrai presentare tutta la documentazione necessaria all’Agenzia delle Entrate che procederà all’accertamento di quanto dichiarato.
In particolare ti occorrerà presentare:
- I dati personali del giovane richiedente;
- I dati relativi al tipo di immobili su chi sui richiede la detrazione;
- Una documentazione che accerti che la tipologia dell’immobile non rientra nelle categorie esonerate;
- Il contratto di affitto stipulato;
- Una documentazione che riporti la situazione reddituale del giovane: può essere presentata la dichiarazione dei redditi o, in alternativa, l’ISEE.
È possibile beneficiare di tale bonus per i primi quattro anni di durata contrattuale.
Altre agevolazioni presenti in Italia
In Toscana e in Emilia-Romagna, è possibile alle varie amministrazioni regionali, richiedere un vero e proprio contributo.
Queste regioni garantiscono degli aiuti per il pagamento dei canoni d’affitto, sempre tenendo come variabile discriminante l’età del richiedente.
In Toscana, è presente il Progetto Giovanisì. Questo tipo di progetto, prevede un contributo che può variare dai € 1.800, fino a € 4.200. Si rivolge a tutti i giovani che hanno un’età compresa tra i 18 e i 34 anni.
Ovviamente, trattandosi di un bando regionale, un altro importante requisito, è che la residenza si collochi all’interno della Regione.
In Emilia-Romagna, ha disposto un contributo affitto che rappresenta una facilitazione per il pagamento dei canoni d’affitto. Nel caso in cui ci siano delle situazioni particolarmente gravose sono presenti ulteriori agevolazioni, che ti consigliamo di andare a controllare sul portale della Regione.
Ti consigliamo di fare sempre riferimento all’amministrazione regionale della tua regione di residenza per restare aggiornato su iniziative simili che, potrebbero essere previste anche per altre regioni in un prossimo futuro.
Ci sono tanti articoli e tante informazioni imprecise online, che trattano questo argomento. Per questo motivo, ti consigliamo di informarti sempre su siti affidabili, esperti del settore e, ovviamente, anche sul sito ufficiale dell’Agenzia delle Entrate. Essendo un sito istituzionale potrai sicuramente trovare dati più precisi che ti permetteranno di non commettere errori.