Il canone concordato rappresenta una tipologia di contratto di locazione che offre numerosi benefici sia per i proprietari di immobili che per gli inquilini.
👉 Introdotto dalla Legge n. 431/1998, questo contratto prevede un canone di affitto stabilito in base ad accordi territoriali tra le associazioni dei proprietari e degli inquilini, risultando generalmente inferiore ai prezzi di mercato.
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Cos’è il Canone Concordato?
Il canone concordato è un contratto di locazione in cui il canone di affitto è determinato secondo parametri fissati da accordi locali tra le associazioni di categoria dei proprietari e degli inquilini.
Questi accordi stabiliscono fasce di prezzo minime e massime per le locazioni, basate su criteri come la zona in cui si trova l’immobile, le sue caratteristiche e lo stato di conservazione.
Vantaggi per i proprietari
I proprietari che scelgono di stipulare un canone concordato possono beneficiare di diverse agevolazioni fiscali:
- Cedolare secca ridotta: l’aliquota della cedolare secca è del 10%, rispetto al 21% applicato ai contratti a canone libero.
- Riduzione dell’IMU e della TASI: in alcuni comuni, è prevista una riduzione fino al 25% dell’IMU per gli immobili locati con concordato.
- Imposta di registro agevolata: la base imponibile per l’imposta di registro è ridotta del 30%, calcolata sul 70% del canone annuo.
Queste agevolazioni rendono questo tipo di contratto particolarmente vantaggioso, soprattutto in aree ad alta tensione abitativa.
Vantaggi per gli inquilini
Anche gli inquilini possono trarre vantaggio dai contratti a canone concordato:
- Canone di locazione inferiore: rispetto ai prezzi di mercato, il concordato è generalmente più basso, rendendo l’affitto più accessibile.
- Detrazioni fiscali: gli inquilini possono beneficiare di detrazioni fiscali sul reddito, variabili in base al reddito complessivo e alla tipologia di contratto.
Come funziona il Canone Concordato
Per stipulare un contratto a canone concordato, è necessario:
1. Verificare l’esistenza di un Accordo Territoriale: questi accordi definiscono i parametri per la determinazione del canone nella specifica area.
2. Determinare il canone di locazione: in base ai criteri stabiliti dall’Accordo Territoriale, considerando le caratteristiche dell’immobile e la zona.
3. Certificare il contratto: è consigliabile ottenere un’attestazione di conformità da parte delle associazioni di categoria, per garantire il rispetto dei parametri stabiliti.
È importante notare che, in assenza di un Accordo Territoriale nel comune di riferimento, si fa riferimento all’accordo vigente nel comune demograficamente omogeneo più vicino.
Quando conviene optare per il canone concordato
Questa tipologia è particolarmente conveniente quando:
- Si desidera beneficiare delle agevolazioni fiscali disponibili per i proprietari;
- Si vuole offrire un canone di locazione più accessibile, aumentando le possibilità di trovare inquilini affidabili e riducendo i tempi di sfitto;
- L’immobile è situato in un’area con accordi territoriali favorevoli.
In conclusione, il canone concordato rappresenta una soluzione vantaggiosa sia per i proprietari, grazie alle significative agevolazioni fiscali, sia per gli inquilini, che possono accedere a canoni di locazione più contenuti.