Come affittare la prima casa senza perdere le agevolazioni

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L’idea di mettere in affitto la prima casa può apparire invitante, non solo per un più rapido rimborso del mutuo, ma anche come fonte di entrata extra.

La buona notizia è che le normative italiane offrono questa possibilità.

Prima di avventurarti ad inserire un annuncio immobiliare a costo zero ed iniziare la ricerca di potenziali affittuari, è fondamentale comprendere come e in quali circostanze è possibile affittare la prima casa senza perdere le agevolazioni.

Quando è consentito affittare la prima casa?

È permesso affittare la prima casa dopo l’acquisto. Tuttavia, è cruciale verificare il tempo trascorso dall’atto di acquisto:

  • Se l’acquisto è stato effettuato da meno di 18 mesi, è necessario stabilire la propria residenza nel comune dove si trova l’immobile;
  • Se invece sono passati oltre 18 mesi, si ha la libertà di scegliere la propria residenza in un comune differente.

La normativa stabilisce inoltre che non è obbligatorio mantenere la residenza nella casa da affittare.

Rispettando queste condizioni, si può procedere all’affitto della prima casa senza necessità di autorizzazioni specifiche.

Come affittare la prima casa senza cambio di residenza

Una soluzione per affittare la prima casa senza modificare la residenza è l’affitto parziale.

Questa opzione consente di affittare una parte della prima casa, ad esempio una stanza, continuando a risiedervi e mantenendo i benefici fiscali associati.

È importante selezionare una tipologia di contratto adeguata e procedere alla registrazione formale del contratto per periodi di locazione superiori ai 30 giorni, al fine di ottenere garanzie legali, aggiornare le tasse comunali e altro.

Come affittare la prima casa: tasse e agevolazioni

Le agevolazioni fiscali legate all’acquisto dell’immobile principale riguardano diversi aspetti, tra cui:

  • Imposta di registro;
  • Imposta ipotecaria e catastale;
  • Detrazioni degli interessi passivi sul mutuo;
  • Esenzione IMU.

Affittare la prima casa, sia completamente sia parzialmente, non influisce su queste agevolazioni, a condizione che:

  • l’immobile non sia di lusso;
  • non si possiedano altri immobili con agevolazioni per l’immobile principale;
  • non si venda l’immobile entro 5 anni dall’acquisto.

Tuttavia, affittando l’intera abitazione si potrebbero perdere alcune esenzioni fiscali, come quella sugli interessi del mutuo e sull’IMU.

Mantenimento delle agevolazioni su IMU e mutuo nell’affitto della prima casa

L’esenzione dall’IMU, l’Imposta Municipale Propria, si applica quando l’immobile è utilizzato come residenza principale.

Per mantenere tale esenzione affittando, è necessario optare per una locazione parziale. La stessa regola vale per la detrazione degli interessi passivi sul mutuo, che richiede di mantenere l’immobile come residenza principale.

Imposte sui redditi da affitto

Affittando la prima casa, occorre considerare le imposte sui redditi da locazione.

È possibile scegliere tra il regime fiscale ordinario, che somma i redditi da locazione al reddito totale, oppure optare per la cedolare secca, con una tassa fissa sul reddito da locazione.

Conclusioni

Affittare la prima casa senza perdere le agevolazioni fiscali è fattibile, rispettando determinate condizioni come i limiti temporali dall’acquisto e le implicazioni fiscali.

L’affitto parziale rappresenta la strategia ottimale per godere delle esenzioni dall’IMU e beneficiare delle detrazioni sugli interessi del mutuo.